Qual è l’esame più completo per il ginocchio: la guida del Dott. Michele Venosa per capire cosa davvero serve
Dolore, gonfiore, rigidità o cedimento del ginocchio sono tra i motivi più frequenti per cui un paziente si rivolge all’ortopedico.

Molti arrivano già con una radiografia, altri chiedono subito una risonanza.
 Ma qual è davvero 
l’esame più 
 
completo per il ginocchio?
 E quando serve farlo?
In questo articolo ti spiego come orientarti tra radiografie, ecografie e risonanze magnetiche, evitando spese inutili e scegliendo l’indagine diagnostica giusta per il tuo caso.
come valutiamo il ginocchio in una visita ortopedica
Ogni valutazione parte sempre da una visita clinica accurata.
 L’esame obiettivo permette di capire se il problema è di origine articolare, tendinea, muscolare o legamentosa.
Durante la visita il medico ortopedico:
- osserva postura, asse e mobilità dell’articolazione
- valuta la stabilità dei legamenti con test manuali
- ricerca segni di versamento o infiammazione
- esegue manovre specifiche per menischi e rotula
Questa fase è fondamentale per
decidere quale esame strumentale eseguire e in che ordine.
gli esami di primo livello: quando bastano radiografia ed ecografia
Nel 60–70% dei casi il primo passo è la radiografia del ginocchio.
 È l’esame base per studiare 
ossa e articolazioni, utile per diagnosticare:
- artrosi o usura della cartilagine
- fratture, microtraumi o deformità
- variazioni dell’asse femoro-tibiale
- calcificazioni o segni degenerativi
La radiografia sotto carico (in piedi) è la più informativa, perché mostra come le superfici articolari reagiscono al peso del corpo.
L’ecografia, invece, permette di studiare tessuti molli, tendini e borse sierose, ad esempio in caso di:
- tendiniti del rotuleo o del quadricipitale
- borsiti
- infiammazioni periarticolari
- presenza di liquido intra-articolare
È un esame rapido, non invasivo e spesso sufficiente per i dolori da sovraccarico o da sport.
quando serve la risonanza magnetica: l’esame più completo
La risonanza magnetica del ginocchio (RMN) è oggi considerata l’esame più completo per valutare tutte le strutture articolari in dettaglio.
Con la risonanza è possibile visualizzare:
- menischi (lesioni, degenerazioni, dislocazioni)
- legamenti crociati anteriore e posteriore
- cartilagine articolare e subcondrale
- tendini e inserzioni
- infiammazioni, edemi o microlesioni ossee
- liquido articolare e membrane sinoviali
È l’esame di riferimento nei casi in cui la visita o la radiografia non chiariscono la causa del dolore.
Il Dott. Michele Venosa la prescrive solo quando serve, evitando che il paziente esegua esami inutili o duplicati.
 La risonanza permette anche di 
programmare eventuali interventi chirurgici o artroscopici con precisione millimetrica.
differenze tra risonanza magnetica e TAC
Molti pazienti chiedono se la TAC sia più completa della risonanza.
 In realtà, la 
TAC (tomografia computerizzata) è meno indicata per i tessuti molli, ma utile in casi specifici come:
- fratture complesse o ricostruzioni 3D dell’osso
- pianificazione pre-operatoria per protesi o osteotomie
- valutazioni post-chirurgiche
La risonanza rimane l’esame più completo per studiare ginocchio, legamenti e menischi, mentre la TAC è complementare nei casi più tecnici o traumatici.
quanto costa un esame completo del ginocchio
I costi possono variare a seconda del tipo di struttura e di indagine.
In media a Roma:
- radiografia sotto carico: 35–50 euro
- ecografia articolare: 50–70 euro
- risonanza magnetica: 120–180 euro
Nel percorso FisioSalaria la visita ortopedica con il Dott. Venosa costa 80 euro, e include la valutazione clinica e l’indicazione esatta su quale esame eseguire e dove farlo al miglior rapporto qualità-prezzo.
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come prepararsi all’esame
- indossa abiti comodi
- porta con te eventuali esami precedenti o referti
- segnala sempre protesi, pacemaker o impianti metallici (per la risonanza)
- per la radiografia sotto carico, prepara scarpe comode per restare in piedi
Durante la risonanza non sentirai dolore: il macchinario produce solo un rumore costante.
domande frequenti dei pazienti
La risonanza magnetica è sempre necessaria?
 No, solo quando la visita e la radiografia non bastano per una diagnosi completa.
È pericolosa o dolorosa?
 Assolutamente no. Non emette radiazioni e dura circa 20-30 minuti.
Qual è l’esame migliore per i menischi?
 La risonanza è l’esame più preciso per identificare lesioni meniscali o cartilaginee.
Serve la guida del medico per prenotarla?
 Sì. L’ortopedico decide il tipo di risonanza (alta o bassa intensità, con o senza contrasto) in base ai sintomi.
conclusione del Dott. Michele Venosa
Nel ginocchio, non esiste un solo esame valido per tutti.
 La vera precisione diagnostica nasce dalla 
combinazione tra visita specialistica e imaging mirato.
 Solo così è possibile individuare la causa del dolore e impostare una terapia efficace, evitando esami inutili e costosi.
In FisioSalaria – Medical Wellness Roma, seguiamo ogni paziente dal primo sospetto diagnostico fino al recupero completo, con il supporto di fisioterapisti e ortopedici specializzati.
a cura del Dott. Michele Venosa
 Medico chirurgo ortopedico e ricercatore
 FisioSalaria – Medical Wellness Roma
Le informazioni contenute hanno scopo divulgativo e non sostituiscono una visita medica specialistica.









